Vai al contenuto

Prenditi cura di te

La scorsa settimana ci siamo lasciati con una promessa:
quella di spiegarti meglio come, in seguito alla pace con mio marito, si sia sbloccata anche la situazione finanziaria e logistica legata alla ristrutturazione della nostra casa.
Bene allora, mettiti comodo o comoda, sto per rivelarti un segreto.

cristina-de-stefano-prenditi-cura-di-te

Ho conosciuto mio marito Andrea nel 2007, la nostra è stata una storia molto romantica e anche piena di passione. Le nostre anime dovevano incontrarsi, ci compensiamo alla meraviglia: lui calmo e riflessivo, io agitata e impulsiva 🙂

Dopo circa un anno e mezzo ci siamo sposati e nel 2011 è nato nostro figlio Lorenzo, un bimbo desiderato tantissimo, un mix perfetto fra me e Andrea, un regalo dall’universo che meglio di così, non potevamo desiderare.

Certo, un bambino destabilizza tutti gli equilibri che ti sei creato fino al suo arrivo, ti stanca, mette in discussione tante cose, fa emergere le debolezze degli adulti.
Insomma, se da un lato lo ami alla follia, dall’altro a volte ti chiedi come hai potuto prenderti un tale impegno!

cristina-de-stefano-prenditi-cura-di-te-2

Gli anni sono trascorsi tra alti e bassi, ma quello che mi ha fatto andare in crisi maggiormente, è stata una solitudine inaspettata.

Mio marito ha sempre lavorato dal lunedì al sabato, spesso anche la domenica senza pause.
Io ho trascorso tantissimo tempo sola con Lorenzo, senza sosta, sono stati anni difficili.
Poi ha compiuto sei anni, un traguardo che di solito permette alla mamma di cominciare a respirare, di tornare a pensare anche a se stessa, di rimettere insieme i pezzi e comprendere che cosa le piace fare davvero.

A me è successo proprio questo, lo racconto nel mio ultimo romanzo “La Principessa Guerriera”.

Solo che mentre capivo, mi analizzavo, crescevo spiritualmente e mi sentivo più forte, ho desiderato una vita da single. 

In che senso? Avevo perso la voglia di stare in coppia, mi ero così abituata a fare da sola che non sentivo più la necessità di condividere, mio marito era diventato solo una persona in più alla quale lavare i panni e peparare la cena.

Terribile lo so… mi sono persino tagliata i capelli cortissimi perchè volevo essere donna e uomo allo stesso tempo: sì, volevo stare io e io.

In realtà, ero solo molto arrabbiata. Cosa fare quindi?

Mi sono rivolta alla mia coach, Concetta Bevilacqua.

Lei mi ha aperto il cuore, la mente e grazie al suo supporto ho lasciato andare la rabbia, mi sono presa cura dei miei sentimenti

Ho affrontato con Concetta cinque sedute di coaching, momenti dedicati a comprendere come raggiungere obiettivi specifici e ritrovare se stessi. Non è stato un percorso facile ma è stato stupendo.
Dopo il penultimo incontro sono andata da mio marito per mettere fine alla nostra relazione una volta per tutte, come credevo di voler fare:  l’ho guardato negli occhi, ho spiegato le mie ragioni.
Poi ho fatto parlare lui e mentre facevo attenzione al suo tono di voce e ai suoi gesti, ho capito che non volevo lasciarlo ma che desideravo soltanto più attenzione da parte sua!
Mi mancava l’Andrea che avevo sposato, che mi aveva fatto fare addirittura una caccia al tesoro prima di chiedermi di sposarlo, che passava ogni pausa pranzo con me invece che con i colleghi.

cristina-de-stefano-prenditi-cura-di-te-1

La coach mi ha portato a fare quello che io immaginavo solo nella mia mente.
Una volta che ho agito veramente, ho provato le sensazioni reali della mia scelta e ho capito che non volevo andare in quella direzione.

Io e Andrea abbiamo vissuto una crisi profonda per due anni in cui niente attorno a noi è andato bene.
Dopo aver deciso di restare insieme invece, ogni cosa si è piano piano messa posto, anche le pratiche per la ristrutturazione della casa.
Abbiamo chiesto scusa a Lorenzo, gli abbiamo spiegato con parole semplici quello che era successo e che mamma e papà ora erano tornati ad essere felici: il suo sorriso a mille denti e il suo “abbraccio di gruppo” è stato un regalo meraviglioso.

Persino la nostra cagnolina Luna aveva accusato i due anni di energia negativa, infatti soffriva di attacchi epilettici che guarda caso, una volta fatta la pace, sono cessati…

Ti lascio con il titolo di questo articolo, una frase che la mia coach mi ripete sempre : PRENDITI CURA DI TE.

Cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *