Gli altri siamo noi
L’articolo della scorsa settimana ha suscitato molta curiosità.
per leggerlo clicca qui Smetti di portare pesi che non sono tuoi – Il blog di Cristina De Stefano
Questo mi fa piacere e non mi stupisce.
Quando sentiamo parlare di legami con i nostri familiari che non riusciamo a gestire o di situazioni in cui ci ritroviamo uguali a quelle magari della nostra bis o tris nonna, gli altri siamo noi.
Intendo dire che siamo tutti coinvolti in un tempo che non è lineare, ma ciclico, un tempo in cui tutto ciò che non è stato risolto, si ripresenta finché qualcuno non “spezza la catena”.
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La catena di cosa? Dei comportamenti che hanno alla base un’intenzione dettata dall’ego e non dall’anima.
Non importa che tu sia uomo o donna, che tu sia giovane o anziano, che tu sia un dirigente d’azienda o un operaio, che tu sia benestante o con poche possibilità, conta quello che vuoi essere oggi.
Da quando nasciamo ci accollano etichette, ci fanno sentire in un modo piuttosto che un altro e questo, purtroppo, avviene soprattutto in famiglia.
Dalla famiglia però, se qualcosa non va, non si deve scappare.
Te lo dico perché io in passato ho trovato nella fuga e nella solitudine, le soluzioni o meglio, ho sempre creduto di sistemare le cose fuggendo.
Oggi so che la vera scelta vincente è affrontare la famiglia, abbracciare i parenti, guardarli con amore ed accettarli per quello che sono: persone, con i loro pregi e i loro difetti. La mamma ad esempio, è una donna che prima di te è stata una figlia, magari una sorella, una moglie.
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Ho ancora tanto da imparare ma oggi sento di aver fatto dei grandi passi in avanti, mi sento libera di essere, non ho più paura di sbagliare a parlare.
Sai perché? Perché tutto ciò che dico e faccio ha alla base l’amore e in questo modo, gli errori possono essere compresi e perdonati.
Se in questo momento pensi di avere qualcosa da risolvere nei tuoi rapporti personali, nel tuo rapporto con te, ricorda questo:
“Dai parole al tuo dolore, affinché il tuo cuore non si pezzi.
Sta a te prenderti cura della sofferenza che abita nella tua anima.
Il conflitto bene-male vive in noi in modo assolutamente naturale, tutti ci facciamo i conti. Certo, possiamo negarne l’esistenza, possiamo nasconderlo a noi stessi, possiamo vivere in modo superficiale. Possiamo cercare di non contattare il dolore che giace nelle nostre profondità, ma il dolore non visto e non riconosciuto non fa che crescere e alla fine esplodere”.
da “L’Amore è un’azione” di Mauro Scardovelli.
Alla prossima settimana.